Andrea Marchesini

Il colore delle emozioni che gioca con lo spirito delle forme.

Caro spettatore, preparati ad entrare in un mondo che non avresti mai immaginato di vedere. 

Di percepire.

Vedrai un colore forte come uno schiaffo provocatorio che ti ipnotizza, da non riuscire a distogliere lo sguardo. Sarai lì, assorto, a farti portare via da una forza che ti nasce dentro, e ti scalda e ti raggela l’anima. Non capisci. Poi, impari che non devi capire. Devi percepire.

La sintesi di un concetto senza spazio né tempo danza nella semplicità esplosiva di una forma non terrena che rimbomba di colore. Il mondo di questo artista nasce in un luogo profondo che ci fa l’onore di rivelare. Parla direttamente al nostro inconscio, alla nostra interiorità, ed esplode un dialogo unico laddove ciò che esiste nell’arte assume le sembianze di ciò che non si potrebbe vedere. Guardare una sua opera significa non vedere la banalità dell’esistenza. Vuol dire strappare quella barriera del certo e scontato che incatena il nostro pensiero e il nostro sentire, per navigare verso nuove forme di universi interiori che non sapevamo nemmeno potessero esistere.

Lo spettatore incantato, ipnotizzato, vede ciò che il filtro della sua anima, del suo “io” non sa come chiamare, come classificare, come intendere. Ma vede, sente, percepisce. Profondamente. Ognuno a modo suo. Unico. Come la sua preziosa esistenza. La bellezza estrema dei quadri di questo artista è proprio questa: chi si perde in essi non si ferma al concetto delle forme tra i colori e dei colori, ma apprezza la rappresentazione surreale e unica di pensieri mai pensati, di parole mai dette, di emozioni mai provate. E scopre che quanto gli suggerisce quel quadro è in realtà lo specchio segreto della sua anima.